CSVnet, l’associazione che rappresenta i 49 Centri di servizio per il volontariato (Csv) attivi in Italia e ANCeSCAO – Associazione Nazionale Centri Sociali, Comitati Anziani e Orti – faranno squadra a livello nazionale e sui territori per promuovere il volontariato, favorire l’invecchiamento attivo e stili di vita sostenibili fra la popolazione anziana.
L’accordo, siglato martedì 13 giugno a Roma e che avrà durata biennale, punta in particolare a sostenere progettazioni comuni tra i Csv, operativi in tutte le regioni con oltre 300 punti di servizio, 800 operatori e migliaia di volontari e gli oltre 1400 centri sociali della rete associativa di ANCeSCAO, mettendo in campo attività formative per i volontari ed iniziative di supporto concreto alle piccole organizzazioni, soprattutto le meno strutturate, nello sviluppo e gestione delle attività.
“Credo che questa intesa sia molto importante e ringrazio ANCeSCAO per l’opportunità e per l’intenso lavoro che anima sul territorio – sottolinea Chiara Tommasini, presidente di CSVnet. In un contesto demografico in cui, secondo i dati Istat, le persone over 65 rappresentano un quarto della popolazione italiana, è importante valorizzare l’impegno solidale di chi appartiene alla terza età per il rilevante apporto offerto quotidianamente sotto il profilo culturale e sociale. L’accordo è solo un primo passo per supportare al meglio gli oltre 35mila volontari di ANCeSCAO e potenziare la capacità delle organizzazioni di fare rete, collaborare con gli enti locali e gli altri soggetti che operano nelle nostre comunità” conclude Tommasini.
“Il protocollo formalizza e valorizza collaborazioni già in essere andando a stimolarle dove queste non sono ancora attive mettendo a sistema le potenzialità delle due reti, nel rispetto dei reciproci ruoli, dando ancor più forza alla promozione del volontariato e della cittadinanza attiva. – evidenzia Esarmo Righini, Presidente Nazionale ANCeSCAO A.P.S. – “La collaborazione ci vedrà impegnati nel sostegno di ogni progettualità territoriale rivolta alla costruzione di welfare di prossimità, che rimane la nostra principale caratteristica sui territori grazie ai nostri volontari, e ad un coinvolgimento tra generazioni sempre maggiore per supportare gli oltre 300mila iscritti e l’intera comunità”. “La cabina di regia ci aiuterà inoltre a migliorare l’analisi dei bisogni della base associativa e ad attivare iniziative per favorire la crescita dei nostri gruppi dirigenti” conclude Righini.
Tra le azioni previste dal protocollo anche iniziative per facilitare il ricambio generazionale all’interno dei centri sociali, favorire l’accesso a reti europee, forme di finanziamento innovative e l’attivazione di una cabina di regia per l’analisi dei bisogni delle organizzazioni territoriali.